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CONVIVERE CON L’ALZHEIMER DURANTE IL CORONAVIRUS: Consigli per le famiglie

Nelle famiglie, in questo momento di estremo disagio, i sentimenti di frustrazione, di inadeguatezza, di sconforto, di abbandono rischiano di prendere il sopravvento e il venir meno degli aiuti riservati ai caregiver (quali ad es. i Centri Diurni) può alla lunga prosciugare le loro risorse, in quanto il paziente dipende totalmente dal suo familiare, con ricadute importanti sulla salute dei malati stessi.

Per una persona affetta da demenza stare a casa non è così semplice. Chi ha un familiare con questa malattia sa bene che il movimento è fondamentale. Nei momenti più difficili della nostra quotidianità basta una passeggiata, un giro in auto, piccole strategie che aiutano a contenere i disturbi del comportamento e che ora non si possono più utilizzare. La quotidianità però, inevitabilmente, ha subito delle enormi modifiche e, per questo il compito del caregiver è di mantenere una routine giornaliera strutturando la giornata del proprio familiare che lo rassicura poiché i disturbi comportamentali sono spesso associati a cambiamenti della routine. Ciò vuol dire fissare e rispettare per esempio gli orari delle attività, dei pasti e del riposo. In questo modo sarà più semplice anche ridurre la comparsa di quei sintomi che, nelle persone affette da una demenza, spesso si manifestano dall’ora del tramonto in avanti.

Le abitudini sono fondamentali per i malati di demenza: la ritualità delle giornate crea sicurezza e, in parte, compensa le difficoltà.

Cosa possiamo fare per strutturare la giornata?

  • Cerchiamo di non tenere la tv costantemente accesa su tg e notiziari: il continuo ripetersi di termini come “morti”, “emergenza”, “anziani”, ecc. potrebbe creare loro inquietudine e, di conseguenza, agitazione, anche se vi hanno dato segno di non comprendere la gravità della situazione.
  • Coinvolgiamo il nostro caro in piccoli lavori domestici (riordino cassetti, stoviglie e biancheria), nella preparazione dei pasti, in semplici lavori di bricolage o lavoretti creativi (mandala, puzzles).
  • Telefoniamo o videochiamiamo parenti e amici tramite tablet o smartphone.
  • Un’altra attività è rappresentata dal recupero della memoria e della riscoperta del passato: utilizziamo vecchi album fotografici e anche oggetti legati a importanti ricordi come gioielli e abiti che aiutano a recuperare memorie di fatti personali ed esperienze di vita.
  • Il tempo può essere riempito anche con la musica, prediligendo quella che la persona apprezzava e che potrebbe ricordare più facilmente.
  • Non trascuriamo il movimento; si può, ad esempio, camminare lungo il corridoio, il terrazzo o negli spazi più ampi della propria casa o eseguire esercizi di ginnastica dolce.

In tutte le attività che proponiamo ai nostri cari cerchiamo di esserci cooperando nella realizzazione del compito senza sostituirci a loro, accompagniamoli guidando e commentando con calma e dolcezza le loro e le nostre azioni.


Dott.ssa Antenucci Simona



(FONTI: Ordine degli Psicologi del Veneto – https://www.ordinepsicologiveneto.it/)

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