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Il Sostegno Psicologico e i Bisogni del Caregiver


Il Familiare che si Prende Cura

La demenza è una malattia che coinvolge tutta la famiglia sia per l’impegno assistenziale che per gli aspetti emotivi e relazionali. Il Caregiver è colui o colei che “fornisce cure”, accudisce cioè qualcuno che ha subìto una diminuzione o perdita di autonomia per vari motivi (demenza, disabilità, ecc.) è, dunque, un’attività difficile e destabilizzante. Come emerge dalla maggior parte degli studi al riguardo, il caregiver esperisce rabbia, stanchezza, senso di colpa (per il timore di non essere adeguato al compito) o percepisce una propria supposta “inutilità”. Dal punto di vista psicologico, i sintomi depressivi e i problemi d’ansia sono il vissuto più diffuso nel caregiving. La tensione del caregiver finisce per manifestarsi anche sul piano fisico ed è quindi più facile trovare in queste persone problemi gastrici, mal di testa e problematiche che spesso derivano dal non avere tempo e risorse per poter curare se stessi.

Dal momento della diagnosi, il familiare si sente inondato da una serie di interrogativi e problematiche che rischiano di farlo sentire solo come in “un tunnel buio senza uscita”. La conoscenza della malattia, delle risorse a disposizione e i consigli su come gestire i problemi assistenziali possono attenuare il senso di frustrazione provato in alcune fasi dalla diagnosi al percorso di cura.

Nell’incontro con il caregiver, dopo una prima fase di accoglienza e contenimento, è necessario aiutare il familiare a pianificare l’impegno che dovranno investire nell’assistenza del malato, che può anche durare per molti anni. È importante fare i conti con le proprie forze e con le proprie energie, la persona non deve pensare di essere da sola, chiedere un aiuto non significa non essere in grado di assistere il proprio familiare, ma riconoscere e rispettare i propri limiti e progettare un tipo di assistenza che veda coinvolti più soggetti (come parenti, amici o personale qualificato).

Un bisogno preminente dei caregivers familiari è quello di ricevere informazioni soddisfacenti per raggiungere o ampliare l’insieme delle conoscenze sulla patologia (sintomi ed evoluzione), sui trattamenti anche non farmacologici e sulla diagnosi (Rosa E et al., 2010; Carling-Jenkins R et al., 2012). Fornire questo genere di informazioni all’interno di un setting clinico favorisce non solo un aiuto funzionale alla risoluzione di un problema impellente ma anche al conseguimento di una visione più ampia per soddisfare il “bisogno di pianificare e anticipare le sfide future” e le decisioni complesse che interessano il ruolo di caregiver primario, conferendogli un senso di “padronanza” sugli eventi (Samia LW et al., 2012).

Un altro importante bisogno del caregiver è quello di acquisire efficaci strategie di coping per affrontare cambi di ruolo e modificazioni dello stile di vita, gestire lo stress ed elaborare reazioni emotive (Rosa E, et al., 2010; Carling-Jenkins R et al., 2012; Samia LW et al., 2012); l’utilizzo di strategie di coping efficaci, volte a migliorare l’elaborazione della perdita relazionale del caregiver con il proprio caro e l’accettazione dei cambi di ruolo e della patologia, sembra essere correlata a una riduzione del carico emozionale del familiare stesso, così come riportato in un precedente studio (Callahan CM et al., 2007).

Ciò che Desejo propone è un lavoro clinico di ascolto, accoglimento e contenimento di angosce e paure del caregiver che lo accompagneranno nell’accettazione della “nuova situazione”, all’interno di un percorso integrato di supporto e sostegno psicologico ma anche educativo e di trasmissione delle informazioni che rassicurino e aiutino il caregiver a comprendere cosa stia cambiando.

 
Dott.ssa Antenucci Simona – Psicologa
 

Tu ed Io nelle Relazioni

Dopo i due eventi LegAmi, grazie alle interazioni tra i nostri ospiti, molti sono stati gli spunti di riflessioni che ci hanno spinto a creare questo piccolo progetto: TU ED IO NELLE RELAZIONI.
Così, lo studio Desejo propone 2 incontri tematici in cui, il filo conduttore sarà l’importanza del rispetto della propria identità e quella dell’altro che incontriamo nelle relazioni.
Sarà possibile partecipare a un singolo o a entrambi gli incontri previa prenotazione.

Per INFO e COSTI:
Dott.ssa Antenucci Simona 3293528466
Dott.ssa Patriarca Sonia 3204411612
studiodesejo@pesaropsicologo.it

 

Risorse Cognitive e Ansia

Gestione delle Risorse Cognitive per il superamento dell’Ansia e dello Stress
Le risorse cognitive sono tutto ciò di cui disponiamo per affrontare e gestire le quotidianità che la vita ci pone difronte; a partire dalle sensazioni, abilità alla base della percezione, fino alle abilità di esecuzione, tramite cui siamo capaci di gestire le funzioni di base.
Le risorse, o abilità, cognitive di base, sono soprattutto:

  • Percezione, modo in cui le informazioni ambientali vengono acquisite attraverso gli organi di senso;
  • Riconoscimento, capacità di categorizzare un oggetto ed associarlo con le rappresentazioni che ne descrivono il suo utilizzo;
  • Attenzione, funzione che permette all’individuo di filtrare, selezionare ed elaborare le informazioni provenienti dal mondo esterno;
  • Memoria, capacità che permette di immagazzinare ricordi e recuperarli dopo un certo periodo;
  • Linguaggio, in comprensione, input, o in produzione, output, è un’abilità che consente di generare suoni verbali e di tradurli in parole;
  • Abilità visuo-spaziali, analisi dei rapporti spaziali, orientamento e manipolazione mentale degli oggetti esterni;
  • Problem Solving, abilità di valutazione, comprensione e risoluzione di un problema;


In che modo una migliore gestione delle risorse cognitive permette di superare l’ansia e lo stress?
Lo stato ansioso, più comunemente definito come stress, è una risposta psicofisica a situazioni emotive, sociali e cognitive percepite come eccessive.
Per ogni persona esiste un “sensore limite” entro cui un evento, o le parti che lo compongono, definite come stressor, non può essere considerato ansiogeno; siamo immediatamente in grado di capire come questo sensore possa permettere, a persone diverse, di reagire in modo differente alle varie situazioni che si trovano ad affrontare.
In questo modo, tramite il gruppo o in modo individuale, saremo in grado di “sfruttare” le risorse cognitive di base per alzare il livello del sensore, e ridurre al minimo le risposte psicofisiche tipiche dello stress!


Quali benefici comporta il metodo? Come funziona?
Il metodo da noi proposto sfrutta le principali tecniche di psicoeducazione e di mentalizzazione per permettere, a chi vorrà trarne beneficio, di accedere alle proprie risorse cognitive in modo rapido e critico per migliorarne la gestione e le potenzialità.
Ulteriori benefici che ne derivano sono:

  • Potenziamento della propria Autostima;
  • Aumento del proprio senso di Autoefficacia;
  • Incremento delle proprie capacità di Problem Solving.


Quali sono le modalità d’incontro?
Per questa particolare modalità di gestione dell’ansia e dello stress, sarà possibile incontrarci in modo individuale, per riuscire a cogliere aspetti situazionali più specifici.

Per info: studiodesejo@pesaropsicologo.it

 

Dott. Giuseppe Caranna

 

Esame di Stato per Psicologi

Il corso ha come obiettivo fornire informazioni e strumenti indispensabili per affrontare al meglio l’Esame di Stato; si propone come una guida allo studio offrendo strategie e nozioni teoriche per organizzare e gestire meglio lo studio!
Ampio spazio verrà destinato a lezioni interattive ed esercitazioni pratiche.

MODALITÀ E ARTICOLAZIONE DEL CORSO
Il corso prevede 14 ore di formazione, suddivisi in unità e sessioni differenti.

Maggiori informazioni

LegAmi – Relazioni e Identità

Lo studio Desejo, in collaborazione con la Dottoressa Patriarca Sonia, è felice di invitarvi all’incontro dal titolo: LegAmi.
Sarà un’occasione per parlare di relazioni in un clima di scambio e confronto mettendo al centro la percezione che abbiamo di noi stessi.”è da noi che prende forma ogni altra cosa”

Posti limitati, è gradita la prenotazione.

studiodesejo@pesaropsicologo.it
3293528466
3204411612

Desejo, ciò che ci spinge oltre

A quasi un anno dall’apertura del nostro studio, abbiamo deciso di dare un nome a questo spazio a cui ogni giorno dedichiamo con passione e attenzione le nostre energie. Volevamo donargli un’identità chiamandolo Desejo, nome che in portoghese significa desiderio.

Desejo (desiderio) come motore della ricerca di senso nella vita, linfa dell’amore e della vita, perché ne allarga gli orizzonti, perché rinnova il gusto di interrogarci su di noi e il nostro rapporto con il mondo, perché ci stimola a realizzare i sogni.

Desejo, più semplicemente, è anche qualcosa che aspettiamo che arrivi, che ci manca, che ci pone in atteggiamenti di attesa. Col desiderare accorciamo le distanze tra noi e l’evento quindi metaforicamente ogni desiderio presupporre una strada, un percorso che chiunque entri nel nostro studio ha il Desejo di iniziare a percorrere.

 

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