
Lo scopo di questo breve articolo sarà quello di fare più
chiarezza nella lotta fra coloro che sostengono che i videogiochi a contenuto
violento (da qui in avanti videogiochi violenti) facciano diventare aggressivi
(nelle manifestazioni di vario genere) e chi pensa siano un mezzo di scarica di
aggressività latente.
Assumiamo due presupposti di base, per cercare di dare voce a
entrambe le ipotesi:
- Videogiocare
significa fare un’esperienza. Questa esperienza può essere decontestualizzata
dal virtuale e generalizzata al mondo reale.
- Le
situazioni prese in esame valgono per tutte le persone prive di patologie
psichiche o di personalità.

QUALI SONO I FATTORI IN GIOCO?
Immaginiamo che l’intento di giocare sia quello di
divertirsi; pertanto, cosa fa divertire un videogiocatore?
Nel momento in cui ci si appresta a giocare, si ha un certo mood
che potrà influire nella costruzione dell’esperienza videoludica.
Questa esperienza viene realizzata grazie al fatto che il
videogiocatore si immedesimi totalmente nel ruolo interpretato virtualmente,
costruendo una rappresentazione del rapporto tra la parte di sé che interpreta
il personaggio e gli altri.
È proprio questa interpretazione di ruolo che permette di
spostare il mood sullo stato conflittuale in modo da vedere sé stessi
come buoni e gli altri come malvagi da distruggere, permettendo
di divertirsi svincolandosi dal sentirsi cattivi!
COSA IMPEDISCE LA GENERALIZZAZIONE DEL COMPORTAMENTO DISTRUTTIVO DAL MONDO VIRTUALE AL MONDO REALE?

Bisogna innanzitutto distinguere quelle che sono le categorie
generali di videogiochi violenti; e sono sostanzialmente due: videogiochi violenti
in cui si fanno cose socialmente inaccettabili nel mondo reale (commettere
azioni criminali, come ad esempio GTAV) e videogiochi violenti che nel
mondo reale sarebbero socialmente legittimati (catturare criminali, difendere
innocenti, come ad esempio Assassin’s Creed).
Perché questa differenza? Perché nel caso della prima
categoria di videogiochi (che possiamo definire fuorilegge),
l’illegalità viene ancora di più scoraggiata dalla moralità e dalla forza del
vincolo normativo.
Cosa s’intende per forza del vincolo normativo? Per forza del
vincolo normativo intendiamo la forza con cui la socialità, la cultura
d’appartenenza e il confronto coi pari, possano giustificare la riproduzione di
manifestazioni aggressive, in qualsiasi forma: aggressività verbale, incremento
delle palpitazioni con attivazione fisiologica, e così via.
Pertanto, più è forte questo vincolo, minori sono le
possibilità che l’aggressività si manifesti e non solo; recenti ricerche, hanno
dimostrato che anche la presenza di stati mentali conflittuali già esistenti
(il mood di cui parlavamo sopra) prima di videogiocare vengano
assimilati al videogioco e quindi inibiti per lo stesso meccanismo di vincolo!
In conclusione si può dire che i videogiochi non portano allo
sviluppo di aggressività (con le dovute eccezioni di alcuni soggetti con
patologie preesistenti)! In tutti i casi, tutte le tipologie di videogiochi
violenti permettono sì di generare aggressività ma anche di scaricarla in corso;
e per coloro che invece sono stressati già prima di giocare, avrà lo stesso
effetto!
Giocate anche voi!
Dott. Giuseppe Caranna
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